Si è conclusa la selezione delle foto del primo concorso Fotografico Nazionale organizzato dalla FIAB dal titolo: “Città in bici: più bella più viva più mia. Per una città ciclabile e sostenibile” aperto a studenti delle scuole superiori e Universitari
Proclamati i vincitori!
I nove componenti della giuria, costituita da illustri fotografi, esperti di comunicazione e di mobilità sostenibile, hanno individuato le tre foto più meritevoli rispettivamente per studenti superiori e per studenti universitari, in base ai criteri del bando: rispondenza al tema, composizione, creatività-originalità, qualità tecnica.
Germana Prencipe, referente FIAB del concorso, sottolinea come questa iniziativa sia stata realizzata con l’intento di stimolare lo spirito critico e la riflessione dei giovani sul senso civico e sugli spazi urbani, sugli stili di vita, sulla socialità in città, sugli aspetti di ecologia legati all’uso delle due ruote. Con lo strumento della fotografia i giovani hanno potuto comunicare una loro rappresentazione della città: quella reale e quella desiderata. L’osservazione attenta dell’ambiente delle città è di per sé un’attività a valenza educativa.
Il concorso ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Provincia di Venezia e ha avuto la collaborazione della Rivista BC della FIAB e della FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche).
La Presidente FIAB Giulietta Pagliaccio, il Consiglio Nazionale FIAB, Germana Prencipe e tutto lo staff organizzativo del Concorso Città in bici ringraziano sentitamente per le donazioni ricevute e per la sensibilità espressa dai donatori ai temi della mobilità sostenibile.
Eventi
Le foto premiate saranno in mostra presso la Banca ING DIRECT di via Poerio a Mestre il 24 maggio a partire dalle 18. Locandina dell'evento.
Nelle prossime settimane verranno segnalati altri eventi.
E' possibile realizzare eventi connessi con la mostra fotografica e pubblicarli in questa pagina del sito FIAB Scuola. Per info e/o per inviare la data e la locandina dell'evento scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
I vincitori!
Categoria studenti Istituti Superiori
1° classificato
Ruba il tempo, ruba l'attimo
La fotografia è fortuna, alcuni scatti non si presentano mai due volte. Ogni scatto è particolare, ogni scatto ha la sua originalità. Io ho immortalato la stanchezza di un uomo e la sua bici, ho immortalato una sera in bianco e in nero. Autore: Emma Brunetti, classe IV D - Liceo Classico Vittorio Emanuele II, Palermo
PREMIO: Speedy City bike con cambio Shimano ed accessori.Donatore: www.bicityroma.it
Motivazione della giuria: Semplice ed essenziale, una silhouette scura che concede pochi grigi, dove tre elementi si integrano inequivocabilmente: un cancello a cui è legata una bicicletta ed un uomo ricurvo. probabilmente stanco, come ci suggerisce l'autrice. E' un'immagine familiare a qualsiasi ciclista, in cui è facile rispecchiarsi, con cui è naturale entrare in sintonia. In più, l'atto di legare o slegare la bicicletta ad un cancello rientra nella pratica cittadina del ciclista, diventa quasi icona di questa, donando alla foto una perfetta assonanza con il tema del concorso.
2° classificato
TRASPORTO INNOVATIVO
ASCOLI BIKE CARGO(ABC)è un servizio di ritiro e consegne in bicicletta.Zero impatto ambientale,Zero emissioni CO2,Zero traffico,Zero parcheggio!Tutto quanto sia compreso nei valori di volume stabiliti, sarà trasportato e consegnato in modo ecologico Autore: Giorgio Valentini, classe 5°B - I.T.S. G. Mazzocchi Biologico, Ascoli Piceno
PREMIO: Casco omologato e catena Ultrasicura ABUS. Donatore: www.abus.com
Motivazione della giuria: Azione cristallizzata in un efficace still life crepuscolare. La piena padronanza delle tecniche di illuminazione e la capace gestione dell'esposizione multipla sono alla base di questo scatto, evocativo e molto godibile, che trae la propria forza dal marcato contrasto tra la sovrasaturazione dei colori del primo piano ed il ben gestito controluce della città che si lascia leggere chiaramente sullo sfondo. Virtuoso, quindi, non solo l'INNOVATIVO – sebbene, in realtà, assai tradizionale – TRASPORTO, ma anche l'esecutore di questo scatto che, in tutta la sua pulita e plastica composizione, si offre all'osservatore quale primo fotogramma di una storia di consegne sostenibili tutta da inventare.
3° classificato
Ombre d'autunno
Like a coin that won't get tossed, rolling home to you. (Neil Young - Old Man) Autore: Flavia Scagni, classe 3°C - Liceo Scientifico Majorana, Rho
Motivazione della giuria: Come spesso accade le donne dimostrano una grande profondità e una capacità di mettersi in gioco lasciando andare senza paura le proprie emozioni. Molto raffinata la scelta della frase della canzone di Neil Young citata come sottotitolo, dalla quale l'autrice ci dice di dover partire per addentrarci in questa fotografia. Il ritmo della canzone scelta come quello di tanti brani del grande cantautore canadese in generale si fondono bene all'immagine “Ombre d'autunno” che sembra raccontarci di un preciso momento all'interno di un lungo viaggio. “Come una moneta che non verrà gettata, rotolando verso casa tua” recita la canzone e la sola chitarra unita alla voce si sposa perfettamente con la calma e la vita a due ruote leggere mostrata in questa romantica fotografia. Non si poteva scegliere autore migliore per parlare del rapporto tra vita umana ed ambiente. Osservando questa immagine mentre si ascoltano le note e le parole della canzone “Old Man” sembra che l'autrice con calma e decisione ci spinga a porci una domanda: Chi è l'ombra che pedala in questo autunno? E dove sta andando? Potremmo pensare che questo “autunno” ci dica di un finire della vita, la vita appunto di un uomo anziano che lentamente giunge verso il tramonto. Ma forse non è così e il titolo scelto potrebbe essere un falso indizio con cui l'autrice vuole giocare. Il calore della luce creata sembra piuttosto parlarci di una calda mattina, dandoci l'idea di una lunga giornata che ci aspetta davanti ricca di incontri e sorprese. Non possiamo saperlo con certezza ma solo fantasticare... Molto poetica anche la scelta di concentrarsi sull'ombra del personaggio, tagliando nettamente il suo corpo e la sua figura in modo quasi spudorato. La struttura dell'immagine si sviluppa lungo la linea diagonale principale che crea precisamente due triangoli rovesciati, alla quale fa da contrappunto una seconda linea, sempre diagonale in alto a destra sulla quale sembra quasi che il nostro ciclista stia pedalando. Addirittura i piedi sono paralleli anch'essi alla linea d'ombra su cui stiamo correndo come a calcare ulteriormente un momento di sospensione anche all'interno della pedalata, quasi dal sapore circense. In più la mescolanza di colori caldi e freddi insieme rendono la foto ulteriormente misteriosa e affascinante. La parte destra con le calde ombre a cui si sposano gli azzurri, i verdi e il netto riflesso chiaro della luce sull'asfalto al limite del controluce, ci suggerisce una dimensione notturna e lunare. Ad essa si contrappone la parte bassa del marciapiede sul lato sinistro che sembra invece offrirci una luce diurna dove domina un colore rossastro e violaceo. Tante le suggestioni che questa fotografia regala e sempre bello e spiazzante quando si incontra un fotografo o meglio una fotografa che ha il coraggio di non mettere per forza al centro della sua inquadratura il soggetto principale, ma di lasciarlo un po' in disparte. Con quello spazio apparentemente “vuoto” nel centro ci sfida e ci invita ad aggiungere noi stessi qualcosa, per continuare la sua storia, ricordandoci comunque, sempre, che ogni fotografia è una storia d'amore tra linee, luci ed ombre.
Categoria studenti Universitari
1° classificato
UNIPV
Nel silenzio degli storici chiostri dell'Università di Pavia, sotto lo sguardo di antiche statue di illustri personaggi, gli studenti scelgono la bicicletta, silenziosa ed ecologica, per raggiungere le aule dove da secoli si preparano eccelse menti. Autore: Monica Tombola, Scienze Politiche - Università degli Studi di Pavia, Albuzzano
Motivazione della giuria: Il tema del concorso risulta ben rappresentato in un'immagine ordinaria, ma rigorosamente pulita ed essenziale che la rende interessante. “Un momento nel tempo e del tempo” alla T. S. Eliot in cui si fondono elementi diversi in un armonico gioco di spazi, luci, linee e ombre, con elementi di vecchio e di nuovo, di staticità e di dinamismo. Linee verticali si intersecano con quelle orizzontali, mentre appare una figura umana in movimento, viva e attuale. La città con la sua storia legata all'università (colonne e statue del passato), in uno scorcio di realtà presente, in cui tradizione, cultura, mondo antico e moderno si intrecciano tra loro. Un momento nel tempo e del tempo rappresentato semplicemente tra figure diverse: immobili e dinamiche, in uno scenario in cui la bicicletta è una protagonista discreta e vitale, come chi la può usare nel quotidiano.
2° classificato
La città
La frenesia della città, con le sue strutture geometriche e squadrate, rotta dalla sinuosa linea di una bicicletta che se ne sta lì ferma e tranquilla in attesa che il prossimo viaggio verso la libertà abbia inizio. Autore: Daria Colligiani, Scuola di specializzazione - Università degli studi di Pisa
PREMIO: Casco omologato e catena Ultrasicura ABUSDonatore: www.abus.com
Motivazione della giuria: Da una scena statica, spicca una ruota, quella anteriore della bicicletta, che con la sua sagoma morbida, curva, rotondeggiante cattura l'attenzione dell'osservatore. La ruota stacca involontariamente il nostro sguardo dalla sequenza ripetitiva, fissa delle colonne grigie, rigide e fredde. Una bicicletta intravista e appoggiata sulla colonna, diventa una figura piena e completa, una Gestalt, una presenza unitaria e completa, una buona forma che dà vitalità ed energia, calore e simpatia. Come nel noto esperimento di fono simbolismo del takete e maluma, si fanno associazioni percettive e maluma è il cerchio della bici. La ruota, segno dell'evoluzione dell'umanità, con il suo effetto di movimento diventa un elemento determinante, primario per raggiungere nuovi equilibri, in un viaggio ciclico e libero.
3° classificato
Pedalare per non correre
Quando pedali puoi sentire il vento sulla faccia, i raggi del sole sulla fronte, i profumi della tua città. Ma puoi anche fermarti, camminare lentamente a fianco alla tua bici, per goderti meglio un panorama, per poter approfondire qualcosa. Autore: David Castellucci, Ingegneria Meccanica - Facolta di Ingegneria di Perugia
Motivazione della giuria: La foto selezionata ha colto un attimo, ma sappiamo che non è solo un attimo, dietro c'è la relazione tra due persone, un rapporto che non può certo essere nato solo da un frettoloso incontro, da uno saluto sfuggente, ma da una condivisione di sguardi, di parole, di pensieri, di azioni... Come l'accompagnare la propria bicicletta chiacchierando in una via cittadina, a seguito di un incontro che non sarebbe potuto accadere se i due protagonisti avessero dovuto correre a destinazione. Protagonisti della foto avremmo potuto essere tutti noi: l'autore ha sagacemente scelto una composizione, tagliando i volti, per farci identificare tutti. Ed è proprio correre che l'autore non vuole fare, come sottolinea con un titolo aggiunto graficamente, un correre che ha compromesso il nostro vivere, le nostre relazioni. Lo stesso correre che ha rovinato le nostre strade inducendo a percorrerle ad una rischiosa velocità che la maggior parte delle volte è la causa di tragici attimi, fatali per qualcuno, e non reversibili. Un correre, appunto, che non ci fa accorgere di ciò che succede intorno a noi: profumi, rumori, scorci, relazioni, persone, che solo camminando e pedalando si possono assaporare...
Fuori concorso: Premio speciale FIAB
Tra le foto pervenute ne sono state scelte due dell'Istituto Professionale Orfini di Foligno, che si è distinto per il lavoro svolto con il docente di riferimento in più classi. Secondo il giudizio della FIAB le foto di questi due studenti, con il messaggio in parte rappresentato nelle foto stesse, hanno evidenziato uno scenario di città rese più vivibili dalla diffusione e dall’uso intelligente della bicicletta.
Ripartire dall' A BC
Il degrado cittadino si può fronteggiare ripartendo dall'uso di un mezzo ecocompatibile. Autore: Lorenzo Stella, classe 4° A Grafico Pubblicitario - Istituto Professionale E. Orfini, Foligno
PREMIO: Soggiorno con colazione della durata di 2 giorni in camera quadrupla (valevole a Ferrara, Campiglia Marittima, Palermo e Reggio Emilia)Donatore: www.studentshostel.it
Motivazione della giuria: Ripartire dall’A BC. Questa foto vuole esprimere l’assoluto bisogno di riscrivere un nuovo lessico del vivere: la consapevolezza di ripartire da capo, di azzerare quella che è stata l’ubriacatura del XX secolo legata al mito della velocità, alla presunta necessità di essere sempre al limite, di sentirsi “fast”. È l’esigenza di tornare alla semplicità, alle origini, alla forma – anche estetica e geometrica – essenziale: due cerchi, un trapezio e due pedali. Riappropriarsi della propria salute, della città, del proprio benessere attraverso la lentezza, impersonificate da questo strumento, semplicissimo e potente, fragile ma forte, che non si ferma mai… Per una nuova alfabetizzazione dello spirito e del corpo. [Alberto Fiorin]
Scala di valori ambientali e culturali in città
...per grandi obiettivi da raggiungere. Autore: Eleonora Proietti, classe 3A Ist. Prof. Orfini Foligno - Istituto Professionale Orfini Foligno, Foligno
PREMIO: Un pernottamento in B&B per un massimo di n. 3 persone (2 adulti e 1 minorenne), noleggio bici e cena con prodotti tipici locali e stagionali. Donatore: www.amolara.it
Motivazione della giuria: Alla base di questa ipotetica piramide, con le ruote ben piantate a terra – matura e sicura – ci sta la bicicletta, in una sorta di ribaltamento dei valori e delle gerarchie, che infonde una certezza terragna e assicura protezione e continuità. A dispetto del movimento che si intravede nei corpi a sinistra dell’inquadratura, la calma olimpica e riflessiva del lettore, concentrato e profondo, che possiamo presumere padrone della stessa protagonista dell’immagine, ci fa capire da che parte stia la ragione. L'esortazione è quella di dedicare più tempo a se stessi coltivando nello stesso tempo una mobilità sostenibile: così facendo cambieremo il mondo, sia quello interiore che quello in cui viviamo. [Alberto Fiorin]
Le foto selezionate dalla giuria
Studenti superiori
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Studenti universitari
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Il concorso
La pagina con il bando del concorso, i patrocini, le collaborazioni, i donatori. La pagina con i premi in palio.