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I contenuti della Charta sono stati elaborati dalla commissione per la protezione dell’ambiente del parlamento europeo e i principi fondamentali sono stati proposti alle nazioni come base per una moderna politica della moderazione del traffico. Esaminando i postulati della Charta europea del pedone ci si accorge subito che non vengono fatte delle proposte contro qualcosa, in difesa di, ma si propone una politica a favore di. E’ un’impostazione estremamente interessante, valida e condivisibile e illustra in maniera completa e chiara l’indirizzo che viene dato oggi a questi problemi. Affermare di non essere contro l’auto, ma per il pedone, oltre a non sollevare confusioni definisce i concetti e la linea di un programma positivo, teso alla ricerca di soluzioni nuove, elaborate in uno spirito di collaborazione, soluzioni che mettono al centro L’UOMO, in particolare colui che si trova in uno stato di debolezza oggettiva – handicappati, bambini, anziani- o di debolezza relativa- ad es. il giovane con il motorino in rapporto all’autoveicolo che lo sovrasta in mole e potenza. Promuovendo i diritti del pedone (che sono poi quelli dell’abitante del quartiere, del villaggio) si propone un uso della strada giusto, regolare, rispettoso dei diritti di tutti e dell’ambiente, scevro di pericoli e di tragedie.
